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L'affidamento diretto del nuovo Codice Appalti

Mela News Per l'Imprenditore Edile

Cos'è e cosa prevede l'affidamento direttoScopriamo quali sono le novità del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che cosa prevede la norma dell'Affidamento Diretto e cosa cambia nei cantieri Il mondo dell’edilizia e della gestione dei cantieri edili rappresenta un universo strutturato e complesso che è regolato da norme che hanno l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza del settore, garantirne l’efficacia e salvaguardarne la funzionalità. Sono molte le leggi e le normative che vengono promulgate per fare in modo che ogni aspetto sia regolamentato e che per ogni attività siano previste delle modalità operative che permettono di ottenere un elevato livello di qualità e di prestare attenzione alla sicurezza dei lavoratori. Nel momento in cui ci si occupa di lavori e contratti pubblici, è essenziale anche fare in modo che la chiarezza e la trasparenza siano salvaguardate e che le procedure rispettino delle modalità che devono avere per tutti la medesima validità.

22 mag 2025 reading time 04 min Condividi Facebook Linkedin Twitter
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Operaio al lavoro con un trapano

Operaio al lavoro con un trapano


Cos’è il Codice dei Contratti Pubblici

Una novità che ha cambiato profondamente il mondo dei contratti pubblici, causandone una profonda trasformazione, è l’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, il D.Lgs. 36/2023.

Operativo dal 1 luglio 2023, il testo nasce con l’obiettivo preciso di semplificare le procedure, favorire la partecipazione delle imprese – in particolare quelle di piccole e medie dimensioni – e efficientare l’intero sistema.

Quali sono le varie parti del Codice dei Contratti Pubblici?

Il Codice è suddiviso in cinque parti principali:

  • Principi generali e di digitalizzazione, che stabilisce i principi fondamentali e promuove l’uso di strumenti digitali nelle procedure di appalto

  • Contratti e procedure, che disciplina gli appalti di lavori, servizi e forniture

  • Contratti nei settori speciali, che tratta gli appalti nei settori dell’acqua, energia, trasporti e servizi postali

  • Partenariato pubblico-privato e concessioni, che regola le forme di collaborazione tra enti pubblici e privati

  • Contenzioni e controllo, che affronta le controversie e i meccanismi di controllo nel settore degli appalti

Quali sono i suoi principi guida?

Uomo in cantiere scrive su uno smartphone

Sono tre, invece, i principali principi guida che vanno ad orientare le decisioni delle stazioni appaltanti: il principio del risultato, che punta ad ottenere un valore concreto in tempi certi; il principio della fiducia, che incoraggia una relazione collaborativa tra la Pubblica Amministrazione e gli operatori economici; il principio di accesso al mercato, che è stato pensato per promuovere la concorrenza e l’innovazione.

Accanto a questi principi, un aspetto fondamentale è la scelta di favorire la digitalizzazione obbligatoria: tutte le fasi delle gare devono infatti essere ora gestite attraverso piattaforme informatiche, garantendo tracciabilità e trasparenza.

Una novità rilevante introdotto dalla norma riguarda sicuramente l’obbligo di digitalizzare le procedure in tutte le fasi degli appalti pubblici. Le stazioni appaltanti devono infatti utilizzare piattaforme digitali per la gestione delle gare, garantendo così la maggior trasparenza, tracciabilità ed efficienza possibile.

In questo contesto, il principio dell’affidamento diretto assume un ruolo ancora più importante, consentendo procedure snelle, ma richiede allo stesso tempo attenzione, motivazione e rispetto delle regole. Vediamo ora nel dettaglio che cosa prevede l’articolo 50 del nuovo codice.

Affidamento diretto: cosa prevede l’articolo 50 del D.Lgs. 36/2023

L’articolo 50 regola le procedure semplificate ed individua l’affidamento diretto come lo strumento privilegiato per gli appalti di importo contenuto.

Attualmente, le soglie previste sono:

  • Per i lavori, ci può essere l’affidamento diretto fino a 150.000 euro

  • Per i servizi e le forniture, l’affidamento diretto è consentito fino a 140.000 euro

La stazione appaltante può quindi affidare un contratto che rientri all’interno di questi limiti senza che sia necessario redigere e pubblicare un bando e senza che sia necessaria la consultazione di più operatori, purché vengano rispettati alcuni principi. Vediamoli di seguito:

  • Sia esplicitata la motivazione della scelta del soggetto affidatario

  • Sia verificata la sua idoneità tecnica e professionale

  • Sia rispettato il principio di rotazione, che evita affidamenti reiterati ad uno stesso operatore a meno che non venga fornita una adeguata giustificazione

Sebbene non sia richiesti formalmente, è tuttavia considerata una buona prassi richiedere almeno due o tre preventivi, anche via email o tramite PEC, in modo che questa procedura garantisca la trasparenza e la tracciabilità del processo.

A chi si applica la norma?

Come già si può intuire dalla denominazione stessa della norma, l’affidamento diretto, come definito dall’articolo 50 del Nuovo Codice, si applica esclusivamente agli appalti pubblici. È pertanto valido per Comuni, Regioni, Enti Pubblici, aziende sanitarie, centrali di committenza e per tutte le stazioni appaltanti della Pubblica Amministrazione.

Le imprese private, invece, non sono soggette a queste regole; tuttavia, possono decidere di ispirarsi ad esse. Le best practice che vengono introdotte dal Codice, infatti, fra cui la trasparenza, la tracciabilità e la scelta motivata rappresentano sicuramente tre aspetti centrali, possono ispirare qualsiasi organizzazione, soprattutto in quei contesti strutturati in cui l’efficienza e la tracciabilità nelle decisioni di spesa sono elementi centrali.

Cosa cambia per chi lavora in cantiere?

Sono spazi importanti quelli aperti dall’articolo 50 sulle attività che le imprese e i tecnici svolgono sul campo. Eccone alcune nel dettaglio:

  • Maggiore rapidità per l’affidamento dei lavori, in particolare nei casi più urgenti o quando sono necessari interventi puntuali

  • Minore carico burocratico grazie alla semplificazione delle procedure

  • Più elevata efficienza grazie alla maggiore linearità delle operazioni e ad un alleggerimento del peso finanziario ed economico

  • Incremento della trasparenza e della tracciabilità per merito delle piattaforme digitali che garantiscono una maggiore visibilità delle procedure e delle decisioni

  • Condivisione delle responsabilità favorito dal principio della fiducia e dalla creazione di una collaborazione più stretta tra stazioni appaltanti ed operatori economici

Come si modifica l’operatività del cantiere?

Per i tecnici, le imprese ed i responsabili operativi, l’affidamento diretto rappresenta oggi uno strumento strategico che consente di attivare rapidamente i lavori o le forniture senza la necessità di implementare procedure complesse e che risulta particolarmente utile per i piccoli interventi e manutenzioni.

Bisogna però sottolineare come l’alleggerimento del carico burocratico debba andare di pari passo con un aumento del rigore con il quale le procedure devono essere portate avanti: tutti i documenti che vengono prodotti durante il procedimento devono essere raccolti e conservati per poter rispondere positivamente a qualsiasi controllo successivo a cui il cantiere dovesse essere soggetto.

L’importanza delle App di Cantiere

Ecco che in questo contesto diventa fondamentale potersi affidare a strumenti digitali che possono fornire un aiuto fondamentale nella gestione e nell’organizzazione del lavoro.

L’App Mela si dimostra infatti la scelta perfetta per una gestione che si basi sull’organizzazione precisa e puntuale della documentazione, sulla tracciabilità delle comunicazioni e sull’archiviazione rigorosa dei processi decisionali.

Si tratta infatti di uno strumento tecnologico che permette, con rapidità e semplicità, di registrare, organizzare e conservare tutte le informazioni che sono utili e necessarie per il corretto svolgimento delle attività di cantiere.

Conclusione

Abbiamo visto come l’affidamento diretto rappresenti uno dei punti cardine sui quali si basa l’intero Codice dei Contratti Pubblici e rappresenti uno strumento essenziale per rendere l’operatività più veloce e più flessibile.

Riuscire a comprenderne le regole e le regolamentazioni, e dotarsi degli strumenti fondamentali per poterne beneficiare, rappresenta oggi un requisito essenziale per tutte quelle imprese che vogliano operare in modo efficace ed efficiente, nel pieno rispetto delle regole.


Alessandro Cognigni

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