Il POS, Piano Operativo per la Sicurezza dei cantieri
Mela News
POS, che cosa è e a che cosa serve in cantiereScopriamo nell'articolo quali sono le caratteristiche, i requisiti e i vantaggi che può offrire il POS, il Piano Operativo per la Sicurezza nei cantieri Quando parliamo di sicurezza dei cantieri, ci riferiamo sicuramente ad un importante obbligo di legge, ma consideriamo anche un fondamentale dovere etico verso tutte le persone che ogni giorno operano nel mondo delle costruzioni. La normativa prevede diversi strumenti per la salvaguardia della sicurezza e per la prevenzione degli incidenti: fra questi, il POS – Piano Operativo per la Sicurezza – svolge sicuramente un ruolo essenziale per garantire la tutela di ogni lavoratore e per diffondere la consapevolezza dei rischi presenti. Vediamo quindi quali sono le caratteristiche principali di questo documento, quali prescrizioni e norme contiene, come deve essere implementato e gestito nei ritmi serrati della vita di cantiere e come deve diventare un utile strumento per l’organizzazione del lavoro.

Un uomo e una donna con le braccia alzate di fronte ad un impianto
Il tema della sicurezza sul lavoro
I dati dell’INAIL ci dicono che nel 2023 sono state registrate oltre 590.000 denunce di infortuni sul lavoro; 1147 di questi incidenti si sono poi rivelati mortali. Il più colpito resta il settore delle costruzioni, con 150 vittime in un anno, seguito dai trasporti e dalla manifattura.
Analizzando l’impatto economico, i costi che le aziende devono sostenere sono importanti: tra indennizzi, spese sanitarie e perdita di produttività, il costo medio di un infortunio si aggira intorno ai 64000 euro. Anche le malattie professionali sono aumentate, registrando una crescita del 19,8% nel 2023, superando le 72000 denunce.
Come emerge chiaramente, si tratta di dati che segnalano quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, mantenendo questo tema assolutamente centrale nell’attenzione collettiva.
Che cosa è il POS e chi deve redigerlo
Il POS, o Piano Operativo per la Sicurezza, è un documento che viene obbligatoriamente previsto dal D.Lgs 81/08 e che ogni impresa esecutrice ha l’obbligo di redigere prima dell’inizio dei lavori.
Si tratta di una documentazione specifica per ogni cantiere che deve contenere indicazioni sulle misure di prevenzione e protezione adottate, tenendo conto dei rischi effettivi legati alle attività da svolgere. Deve essere redatto a cura del datore di lavoro dell’impresa esecutrice e deve essere conservato in cantiere, così che sia sempre a disposizione degli organi di vigilanza.
Quali riferimenti normativi lo regolano?
Il POS trova il suo fondamento giuridico principale nel D.Lgs. 81/2008, che è anche noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Gli articoli che lo regolamentano sono, in particolare:
Art 89, che definisce il POS come il documento che valuta i rischi specifici di ogni cantiere e che viene redatto dal datore di lavoro dell’impresa esecutrice
Art 96, che ne stabilisce l’obbligo prima dell’avvio delle attività operative
Allegato XV, che descrive in dettaglio i contenuti che devono essere compresi nel POS, come l’anagrafica dell’impresa, la tipologia di lavorazioni previste, l’analisi dei rischi e le misure preventive
Ulteriori specifiche sono arrivate con il D.Lgs. 106/2009, che integra e corregge il Testo Unico per la regolamentazione italiana; a livello europeo le basi si trovano nella Direttiva Cantieri 92/57/CEE.
Quali sono i contenuti principali del POS?

Vediamo ora insieme nel dettaglio quali sono i contenuti che il Piano Operativo della Sicurezza deve contenere:
Dati identificativi dell’impresa esecutrice
Descrizione dettagliata delle lavorazioni da eseguire
Analisi dei rischi specifici per il cantiere
Misure di prevenzione e protezione adottate
Organigramma della sicurezza: RSPP, preposto, addetti al primo soccorso, addetti antincendio
Elenco dei DPI previsti
Procedure di emergenza da attuare
Che cosa succede se non viene redatto il POS?
Nel caso in cui un’azienda non dovesse redigere il POS, o dovesse compilarlo in modo incompleto o incorretto, l’impresa esecutrice potrebbe incorrere in gravi conseguenze; vediamole insieme:
Sanzioni amministrative o penali, come previsto dal D.Lgs. 81/08
Sospensione dell’attività del cantiere da parte degli organi di vigilanza come ASL e Ispettorato del Lavoro
Responsabilità diretta in caso di infortuni, con gravi ripercussioni civili e assicurative
Esclusione da appalti pubblici o perdita di affidabilità come fornitore
Le conseguenze legali che possono quindi sorgere quando non è presente un POS che rispetta tutte le caratteristiche necessarie sono quindi gravi; ugualmente, è forte anche l’impatto sulla gestione dell’operatività di cantiere: può diventare difficile coordinare i lavori, gestire i subappaltatori, fornire indicazioni chiare e precise ai lavoratori e verificare e monitorare le condizioni di sicurezza del cantiere.
Quali sono i vantaggi pratici del POS?
Nel momento in cui è presente in cantiere un POS chiaro e completo, diventa più semplice gestire le squadre nelle procedure corrette, ridurre i tempi di briefing e di onboarding, facilitare i controlli e le ispezioni.
Avere quindi la possibilità di utilizzare strumenti che consentano di creare, conservare ed organizzare tutta la documentazione necessaria diventa pertanto un elemento chiave e fornisce benefici reali favorendo la sicurezza in cantiere e aumentando la produttività, facilitando la tracciabilità delle operazioni e aumentando il livello di qualità del lavoro in cantiere.
Quali possono essere le criticità del POS?
Sono necessarie competenze tecniche, aggiornamenti costanti, ampia disponibilità di tempo: ecco che cosa serve per redigere il POS. Per questo, in un contesto frenetico come può essere quello di un cantiere, prendersi cura e gestire la documentazione tecnica può rappresentare un aspetto critico, per mantenere la conformità alla normativa e per facilitare l’organizzazione del lavoro.
Inoltre, la gestione di documenti che si trovano ancora in formato cartaceo, la difficoltà di effettuare aggiornamenti e la fatica di poterli condividere possono rendere più complicata la loro organizzazione. Possono infatti nascere errori e duplicazioni e si può creare una mancanza di accessibilità nei momenti chiave.
Il ruolo delle App nella gestione del POS
Una piattaforma digitale può rappresentare uno strumento fondamentale per la gestione del cantiere e contribuire a rendere il POS un elemento essenziale per l’organizzazione funzionale di tutte le attività.
Vediamo insieme alcuni vantaggi concreti che l’App Mela può offrire:
Semplice compilazione di modelli precompilati aggiornabili e personalizzabili
Possibilità di inserire modifiche in tempo reale in base all’evoluzione delle lavorazioni
Riduzione degli errori e maggiore tracciabilità documentale
Condivisione immediata dei documenti con il team e con i coordinatori della sicurezza
Archivio in cloud che può essere accessibile da qualunque dispositivo
Mela è quindi lo strumento perfetto per gestire il cantiere dallo smartphone scattando foto, compilando rapportini di lavoro, tracciando sopralluoghi; consente di creare e raccogliere la documentazione, rendendola disponibile con un semplice click. È il supporto perfetto per l’efficienza di ogni cantiere.
Conclusioni
Come abbiamo visto, sarebbe riduttivo definire il POS come un semplice obbligo normativo: si tratta di uno strumento di prevenzione che può tutelare la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori in cantiere e di migliorare l’organizzazione del lavoro.
Gestire tutta la documentazione tramite strumenti digitali è la strada perfetta per ottimizzare il controllo operativo e alleggerire il carico burocratico, efficientando i lavori e le operazioni.